Un rifugio urbano
La lunga ricerca immobiliare degli architetti Ed e Barbara Parker è finita quando sono riusciti a trovare un appartamento con due camere da letto nel quartiere di Park Slope a Brooklyn. “Abbiamo immediatamente realizzato che era ciò che stavamo cercando”, ricorda Ed. La struttura lunga e sottile dell'appartamento era una sfida, ma - continua Ed -alcuni dettagli originali del XIX secolo ci hanno fatto superare queste difficoltà. Le cornici decorative e le modanature erano ancora intatte, mentre una parete a vetri, che si affaccia su una stradina (piuttosto che su un altro edificio), lascia entrare molta luce naturale.”


La coppia, infatti, custodisce la sua eclettica collezione di vinili in un USM Haller bianco puro, che con le sue linee semplici e pulite si abbina alla perfezione alla cornice decorativa alle sue spalle.
Aggiungendo un personale tocco di design, i coniugi sapevano di poter trasformare i 900 metri quadri in un ampio e luminoso rifugio urbano. Per contrastare lo schema antico e più tradizionale dell'appartamento, hanno optato per un arredamento minimalista e moderno. La coppia, infatti, custodisce la sua eclettica collezione di vinili in un USM Haller bianco puro, che con le sue linee semplici e pulite si abbina alla perfezione alla cornice decorativa alle sue spalle. Le pareti e i pavimenti sono dipinti di un bianco luminoso per enfatizzare i pregi architettonici delle stanze. “Chi vede la casa per la prima volta, non riesce a non notare la dominanza del bianco” dice Barbara. “Alcuni pensano sia insolita, per altri è eccessiva, ma molti la associano all’atmosfera di una casa di campagna.”


Le pareti e i pavimenti sono dipinti di un bianco luminoso per enfatizzare i pregi architettonici delle stanze.
Barbara e suo marito considerano il loro appartamento e il loro quartiere un rifugio dal trambusto di Manhattan, dove Ed lavora come uno dei direttori di 1100 Architect e Barbara come architetto associato dello studio Perkins Eastman. “Un motivo per il quale amiamo vivere a Brooklyn è perché esiste quella distanza fisica dal nostro luogo di lavoro che durante il tragitto ci aiuta a rigenerarci e a distenderci. Ogni volta che torno a casa è una mini vacanza.”

Ogni volta che torno a casa è una mini vacanza.”